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Messaggio  donato Mar Ott 12 2010, 10:24

Quale è la differenza tecnica maggiore tra la pesca a mosca e quella a spinning o con esche naturali?

Nello spinning e nelle altre tecniche tradizionali si lancia un'esca pesante che trascina fuori dal mulinello il filo, nella pesca a mosca accade al contrario che si lancia un filo pesante, il quale trascina con sè un'esca artificiale leggera. Il recupero dell'esca per animarla in acqua, nella pesca a mosca avviene ritirando la lenza con le mani mentre il mulinello serve per combattere i pesci con l'aiuto della frizione.

Una “lenza” strana: la coda di topo

La coda di topo è forse la componente più caratteristica della PAM: è una linea di PVC che ha una forma particolare, frutto di decenni di studi ed esperienze che hanno dato a questa componente i giusti equilibri in termini di peso, spessore e galleggiabilità. E' la lenza pesante che si lancia, costituita da un'anima di trecciato o monofilo e da un rivestimento plastico. Il rivestimento non è uniforme ma è più spesso in alcuni punti in modo da concentrare il peso in diversi modi per agevolare il lancio. Le code di topo sono lunghe circa trenta metri ad esclusione delle Shooting Heads che misurano normalmente 9 metri.

Che tipo di coda?

La maggior parte della pesca a mosca in mare si svolge in superficie, quindi una coda galleggiante può essere adeguata. Meglio ancora una coda intermedia, che cioè affonda molto lentamente. Le code intermedie permettono di pescare meglio se il mare è increspato, in commercio si trovano vari modelli con diverso grado di affondamento. Le code che affondano velocemente servono soprattutto per la pesca dalla barca e per i punti in cui ci sono forti correnti, per il surf e pesci che mangiano sul fondo o comunque ad una certa profondità.

La canna e il mulinello

Le canne da PAM sono contrassegnate da un numero che indica il tipo di coda appriopriato da lanciare, i modelli vanno dalla leggerissima 1 alla iperspecializzata 15. Per i nostri mari una canna che possa lanciare una coda 8 da terra è un giusto compromesso, mentre dalla barca ne useremo una più pesante che lanci una coda 10, per una lunghezza generalmente di 9 piedi ( 2,70 mt). Un altro componente importante è il mulinello: alcuni considerano questo solo un contenitore della coda visto che questa nell'azione di pesca viene recuperata a mano (strippata) e depositata nel cesto da stripping o poggiata in terra in attesa di un nuovo lancio. Tuttavia nella PAM in mare il mulinello diviene di vitale importanza quando si allama il pesce che spesso va combattuto con l’ausilio della frizione. Un dettaglio importante è che il mulinello sia anticorrosione, cioè che non arrugginisca una volta bagnato con acqua salata e che abbia una buona frizione. Quando questa cede il filo a un pesce di taglia a volte si arriva a far fuoriuscire tutta la coda di topo e si arriva al backing, termine tecnico con cui si chiama la riserva di lenza alla quale si lega la coda di topo, che consente di cedere filo e combattere il pesce più agevolmente fino a farlo stancare. E' consigliabile scegliere un mulinello che contenga almeno 100 metri di filo (backing) da almeno 30 libbre.

Che finale usare?

Tra la coda e l'artificiale viene inserito il finale, di solito confezionato annodando due parti di spessore diverso, di solito uno 0,60 – 0,40 in nylon (chimato “Butt”) ed uno più sottile (“tippet”), del diametro dello 0,25 - 0,30 in fluorocarbon. Si ottiene così un finale conico la cui lunghezza complessiva è in genere pari a quella della canna, adeguato alla maggior parte delle situazioni di pesca, alla cui estremità verrà annodata la mosca.

Le mosche

Siamo arrivati alla parte più interessante: la scelta della mosca. Moltissimi pescano con mosche autocostruite e l'autocostruzione è una delle componenti più interessanti di questa tecnica di pesca. Esistono molti modelli efficaci inventati anche 100 anni fa dai pionieri americani di questa tecnica, molti li rivisitano apportando piccole o grandi modifiche. Le mosche da mare imitano soprattutto piccoli pesci oppure gamberi o granchi e misurano tra i 4 e i 12 cm.

Dove iniziare a pescare?

Dei buoni spot per iniziare a mosca sono le foci ed i porti. Nelle prime, privilegiando alba e tramonto, soprattutto quando la marea scende creando una corrente in uscita dalla foce. Nei porti invece è consigliabile lanciare dalle estremità dei manufatti di protezione e nei punti di ingresso, mentre la notte ci si può concentrare nei punti illuminati dai lampioni.
In spiaggia generalmente si và a cercare le sezioni più variegate, con bagnasciuga non rettilineo, lanciando nei punti in cui ci sono variazioni del fondo, dalle punte e nelle buche. Con onde che frangono cercare i punti in cui la schiuma si dissolve in acque più profonde. Uno strattone deciso, la coda che scivola velocemente fra le mani bagnate, e la magia (o una malattia inguaribile) inizia.

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