PESCA A MOSCA IN CALABRIA

una splendida giornata trascorsa sull'altopiano silano in compagnia del nostro caro Aldo, con la partecipazione di tantissimissime trote fario, tutte prontamente restituite al loro ambiente



raggiungiamo il fiume, respirando a pieni polmoni quell’aria fresca e salubre intrisa di intensi profumi naturali, dal porcino a quello delle resine degli alberi di pino e abete bianco, riuscendo a scorgere su alcuni qualche scoiattolo, l’acqua è trasparente si presta in modo particolare per la pesca a mosca anche per i livelli più bassi raggiunti, avidamente scruto ogni angolo di questo paradiso che meriterebbe più attenzione vorrei avere più tempo per conteplare meglio questa natura cosi bella ma la mia attenzione viene richiamata da alcuni splash di una bella trota fario presa da Aldo già al primo lancio

è tempo di montare anche per me, raggiungo Aldo e via a risalire il fiume, pescando e commentando come meglio affrontare sia le buche che tutti quei giri e giochi di correntine interessanti, come affrontarle come meglio fare una posa, si perché la presentazione della mosca alla trota è fondamentale





infatti seguendo i preziosi suggerimenti di Aldo in una correntina di fine buca ecco la mia trota venir fuori, sono al settimo cielo


percorriamo un breve tratto di fiume e le catture di Aldo già non si contano più, non sbaglia un colpo, proseguiamo uno accanto all'altro alternandoci dal fare il primo lancio in punti interessanti, Aldo fa quasi sempre lanciare me, che belle trote vengono fuori e che colori, non poteva essere altrimenti in questi luoghi incontaminati


raggiungiamo una bella buca abbastanza lunga dove alla sua fine in una correntina appena percettibile scorgiamo delle magnifiche bollate, Aldo subito mi cede l’onore del primo lancio ma questa volta rifiuto, ho preferito posare la canna e posizionarmi alle spalle di Aldo ad osservarlo, quanto è stato istruttivo un vero documentario in diretta e come potevo perdermelo
ho fatto qualche ripresa con la fotocamera, avrei voluto in quel momento una troupe cinematografica

ma dopo un po con la scusa di volersi riposare mi cede il posto, la mia emozione è troppa per dover lanciare vicino a delle bollate cosi belle e frequenti infatti sbaglio clamorosamente molte volte la presentazione che viene rifiutata anzi neanche calcolata, Aldo si alza prende la mia canna e dice ora ti faccio vedere è semplicissimo, osserva bastano due falsi lanci e subito fai lo shooting, come la mosca tocca l’acqua gli bolla istantaneamente una trota e la ferra prontamente, risulterà anche la più grande della giornata, come se niente fosse mi rende la canna e mi dice fammi vedere tu adesso, non gli do soddisfazione e facendo finta di nulla gli rispondo e che ci vuole, ecco come si fa due falsi lanci e via ma come per incanto appena la mia mosca tocca la superfice accade la stessa identica cosa, credetemi è stato come alla stadio quando la squadra del cuore fa gol, abbracci baci e salti di gioia incontenibili

dopo queste altre emozioni piacevoli si torna alla macchina dove ci aspetta un meritato spuntino

e dopo una buona tazzina di caffè si sparecchia per fare spazio all’attrezzatura di autocostruzione, si ragazzi grazie a Aldo ho costruito la mia prima mosca, la prima di una lunga serie, per un pescatore a mosca questa credo sia una conseguenza alla quale non ci si può sottrarre molto, oggi è arrivato il mio momento

ci spostiamo con l’auto in un luogo visto prima, dove Aldo disse questo c’è lo riserviamo per il famoso "coup de soir", si nota nella foto una gran bollata sotto gli alberi

cominciamo a lanciare le nostre mosche ma pur bollando non ci degnano di attenzione, mi fermo cerco di capire il motivo quando vedo Aldo cacciare con il suo cappellino qualche moshetta in volo, la cattura e dice questa è una effimera …. non ricordo il nome, ma il colore un giallino chiaro, apriamo le nostre scatole portamosche e cerchiamo qualcosa di simile e le leghiamo sul tip e fu cosi che continuarono numerose le catture, il sole è ormai tramontato, siamo anche esausti ma facciamo finta di nulla, siamo troppo soddisfatti per la giornata


seguirà appena pronto un video delle numerose catture di Aldo

Giovanni e lo stesso fiume che siamo stati noi, ma sti posti Aldo li tiene solo per te solo il panino e lo stesso, avrà registrato la ricetta...

Giovanni, quando venite al Sele, dovrò prendere dei provvedimenti anchio, a te migliori posti a lui i più disagiati. E tengo anche un posto, dove stanno quella creatura a quattro zampe che hai nella foto questa.
Solo che c'è ne stanno parecchie, lo farò scegliere il prof.
Ciao

poi a te fa vedere i fiori, a noi solo erbaccia

Donato, tu sei un pam incallito, non hai bisogno di tanta attenzione...
mentre per Giovanni ho preparato tutto a dovere, mi sono messo d'accordo anche con le trote raccomandando loro di mettersi a disposizione e partecipare in massa. Come vedi sono state di parola...

Aldo, prepari anche per me qualcosa d'eccezionale, finora si ha visto solo una sola parte di un torrente, e tu ne hai di posti che non conosco ancora e Giovanni pure come Salvatore sta agl'inizi ed ha bisogno di catturare... datti da fare... noi stiamo... ciao.

Bravo Aldo a donato nulla.... conservale per noi quando verremo ahahahahaha lui ne ha già catturate troppe infatti si rifiuta di pescare per insegnare agli altri, io ho ancora tanto da imparare e mi occorrono molte catture per farlo eheheheheh

E bravo Mariano, se e così non mi porto neanche la canna, solo la telecamera...

Complimenti anche per il bellissimo posto, mi siete piaciuti!

Complimenti agli amici di merenda purtroppo ce chi lavora e chi si diverte.posto da incanto non ho parole.

Antonio, quando vuoi venire preparo l'accoglienza anche per te, ormai le trote mi conoscono bene e mi stanno a sentire...

Ciao Aldo.Grazie per l'ospitalità ci contavo,da parte mia penso che sia meglio lasciarle vivere in santa pace ,il posto e una favola.Magari quando non ci saranno più trote nei nostri fiumi allora incominceremo a calpestare quei posti meravigliosi.

Ciao Antonio,
A Settembre tieniti pronto per un paio di giorni, Saremo in Calabria a salutare le amiche di Aldo.
Stanno aspettanto le nostre mosche, quelle sono di bocca buona, ormai quelle di Aldo non hanno più sapore,

ciao

ps: quando ti muovi a chiamare Salvatore ha già una strage di trote sul Sele

il sabato sera l'ho trascorso a costruire delle mosche, nulla di particolare, fatte molto alla buona tanto per prendere un po di pratica e dimestichezza con i nuovi attrezzi e materiali vari, forse complice il forte caldo o la gran voglia di provarle, domenica all'alba sono già in viaggio per andare a tentare la regina del torrente, pensavo di essere arrivato troppo presto, sono passate da poco le sette, e vedo subito degli insetti voltegiare sulla superfice del torrente, peccato non saperli riconoscere, timidamente monto una delle mie mosche autocostruite, pensando giusto due lanci e la cambio con una di quelle acquistate, quando al secondo lancio una trota bolla alla mia mosca ma non riesco a ferrarla, forse ero troppo prevenuto, ma è bastato quel tanto per infondermi fiducia e ricordando che una buona presentazione fa il resto eccola tornare e questa volta per farsi fotografare prima di ritornare al suo regno

vado avanti e chi mi ferma adesso, ne monto un'altra, una di quelle che ho dovuto disfare e
rifare tre volte ma ne è valsa la pena

che belle


con questa cattura si disfa il montaggio parachute e dovrò rifarla, ma con gran piacere

questa è la più bella, la trota si autoslama facendo saltare la mosca

avrei voluto stare sino a sera ma sarà per la prossima volta

ciao Giovanni,

Come hai letto sopra, a settembre saremo di sicuro in calabria, Antonio, Salvatore e io, spero che Mariano si unisca a noi.
Ammaestri bene queste trote le voglio molto difficile sennò non mi diverto.
ciao

Se Pasquale e Masha con Tiziano vogliono unirsi, sarà ancora meglio.
Forza non fatevi pregare...ciao

Ciao Giovanni.

Complimenti per le catture,vedo che ti stai dando da fare ormai il virus ti ha totalmente contaggiato .....ciao.

grande giovanni complimenti vedo che il virus ha finito la sua incubazione adesso si è manifestato in un botto ora portati i cartelli quando vai a pesca con su scritto( oggi in questo fiume non si pesca piu ho punto tutte le trote )hahahhahahahahhahahaha

Complimenti Giovanni ,adesso sei proprio uno di noi

Ciao Giovanni,

La BIVISIBILE...

Questo artificiale e un'po’ dimenticato per via che fa arricciare il Tip, questo e dovuto al movimento rotatorio sull'acqua. Proprio questo movimento si ha il senso del vivo dell'artificiale, con pazienza, quando si arriccia il Tip, ti fermi e lo sistemi, dare anche il tempo al pesce di tranquillizzarsi, come da vero pescatore a mosca.
Il potere della bivisibile, imita moltissimi artificiali, chiamata mosca d'assieme, e modificabile con tutti i colori che vuoi, dipenda dalla fantasia che si ha.
Per evitare che ruota troppo, puoi metterci quattro aluccie sistemate orizzontalmente, frenandolo nel senso rotatorio, un poco, dandoci solo il movimento del mosso e più adescante.
Come vedi e tutto coperto di peli, questo ti aiuta quando lanci verso gli alberi pieni di foglie, dove il 90% non si attacca, si riesce a proteggere la punta dell'amo.
Il nome Bivisibile e dovuto al montaggio, attraverso le hackles che metti, strette tra di loro e con colori diversi puoi anche dare l'effetto (torace e corpo).
Provala a costruire che non e difficile e poi mi fai sapere... ciao.

dacci il dressing che si prova a costruirlo

ps scusa x prima ma non volevo scaturire polemiche

martino ha scritto:
ps scusa x prima ma non volevo scaturire polemiche

Tutto a posto


Dressing

1. Amo del 12/14/16 dritto a gambo lungo (le misure adotti per la grandezza della mosca.)
   
2. Ali - fissare due per lato
   D/S o di un solo colore oppure diverso 1 rossa medie 1 rosso scuro per lato (
   ali in punte di hackles )
   
3. Partenza da dietro fissare
   la coda non lunga, un bel ciuffo, 3/4 la parte del corpo.
   
4. mettere la prima hackles
   dopo la coda e avvolgere, che sia più piccola delle altre... da coprire a
   mala appena la punta dell'amo
   
5. Mettere la seconda, che sia
   un'po’ più grande della prima e continuare a spire strette fino alle ali
   (se non basta si mette un'altra)
   
6. mettere la terza hackles,
   stavolta davanti alle ali 2,3 giri da premettere un'po’ più grande delle
   prime
   
7. davanti un hackles chiara
   come nella foto per la visibilità uguale alla terza
   

Deve fare in modo che tutto sia un cono circa... buon lavoro

per ottenere il (torace e il corpo) la prima hackles (dalla parte della coda) deve essere
"esempio" rosso medio per il corpo le altre un rosso scuro per il torace.

donato ha scritto:Ciao Giovanni,

La BIVISIBILE...
Provala a costruire che non e difficile e poi mi fai sapere... ciao.

detto fatto e testata anche

oggi in tutta la giornata avrò notato appena due o tre bollate, senza neanche riuscire a capire su cosa avessero cacciato, eppure di chilometri ne ho percorsi tanti, monto da subito una mosca classica da caccia e via a risalire sondando tutte le correntine che mi ispiravano anche quelle con un palmo d'acqua e spesso proprio in queste salivano le trote che quando restavano ferrate con le loro evoluzioni mi facevano ricordare il serra a spinning, regalandomi le stesse emozioni
con montaggio parachute

utilizzando la bivisible

per riposarmi mi sono soffermato molto in una lunga buca e relativamente profonda per il periodo,
con l'occasione ho provato tantissime mosce costruite in questi giorni senza che qualcuna venisse
degnata di attenzione, decido di non spostarmi se non prendevo una trota in quel punto e rovistando
nella fly box mi viene fra le mani una emergente l'unica che posseggo, costruita e ricevuta in regalo
dal maestro Donato in un incontro precedente, non resisto la provo che mi costa, sono alle mie prime
esperienze e non capisco ancora molto sul comportamento delle trote, ma è bastato un solo lancio è strike,
non capirò mai il motivo ma quella mosca mi ha fruttato diverse catture quasi una di seguito all'altra
eccone una per me bellina

soddisfattissimo saluto le trote e via a casa anche per tentare di costruirla copiando quella utilizzata

Rivedo in Giovanni, la stessa voglia d’imparare di quando ho iniziato io,
peccato che la distanza e notevole per andare a pesca spesso con lui. Sarebbe
un compagno ideale per l’entusiasmo comune che si ha, per questo gli regalo un po’
della mia esperienza vissuta lungo le sponde dei fiumi e torrenti, spero che
gli sia gradita.

Un po’ di storia sulla Fario:

La trota fario è un salmonide indigeno delle nostre acque montane.
Tra tutti i salmonidi è il più apprezzato e pescato dai pescatori, quello forse
anche più adattabile tant'è vero che lo si può trovare da oltre 2000 ms.l.m ad
altezza zero del mare.
Il suo corpo è slanciato ed elegante compresso ai lati, la testa, robusta ma
non molto grande, è munita di un'ampia bocca più sviluppata nel maschio che non
nella femmina.
Negli esemplari adulti la mascella inferiore è più lunga che quella superiore
formando nei maschi il così detto "becco". Le pinne si presentano
abbastanza sviluppate, gli occhi neri bordati di giallo. La livrea della fario
varia secondo l'habitat, dall’alimentazione e dalla luce che favorisce una più
o meno elevata quantità di macchie rosse e nere. Normalmente nei torrenti di
montagna, la sua tinta di fondo è generalmente verde scuro con fianchi
giallo-dorato, in pianura tende sul grigio, tutto dipende dal fondo. Dove ogni
pescatore PAM dovrebbe prima di pescare, abituare l’occhio alla luce del posto
e al fondo, per individuare il comportamento del pesce (trota)

I consigli per i PAM:

La fario, di indole piuttosto timida e sospettosa tende a difendere molto
energicamente il posto di caccia, rifugge dalla luce forte e per questo è
sempre alla ricerca di zone riparate dal sole.
Si alimenta soprattutto di vermi, insetti, crostacei e, in età adulta, anche di
pesciolini. Ad inizio stagione, quando la portata d’acqua dei torrenti è ancora
scarsa e con le temperature rigide, la ricerca della fario è del tutto sconsigliata.
Infatti, il freddo inibisce le trote riducendo notevolmente il loro appetito.
Per tutto l’inverno, dunque, la fario resta intanata tra i sassi e le radici,
poi con l’inizio della stagione primaverile, riprende l’attività. Nel periodo
dell’apertura, se la voglia di riprendere in mano la canna da pesca dopo mesi
di inattività, è cosi impellente, il posto migliore per tentare qualche cattura
è sicuramente il fondo valle dato che la temperatura dell’acqua è maggiore.
Tutti pensano che il momento migliore per andare a pescare sia la mattina
presto ; questo è valido in estate, ma durante le prime settimane dall’apertura
dei fiumi è un grave errore perché la trota a causa della bassa temperatura
dell’acqua, tende ad uscire dalla tana quando il sole incomincia a scaldare
l’acqua.
Quindi non fatevi prendere dalla foga di andare a pescare prestissimo la
mattina rovinando probabilmente un ottimo posto, aspettate che il sole sia alto
in cielo.
Da aprile a maggio, quando la massa d’acqua dei torrenti è più corposa, la Fario inizia ad abbandonare
la tana, questo è il momento giusto per fare belle catture dato che il pesce
uscito dall’inverno e dal periodo della riproduzione vuole recuperare il peso
perduto cibandosi voracemente.. (provate
con delle grosse mosche) ( Paname,
sedge, e grosse effimere costruite sugli ami da 12/14 lungo)
In questo periodo avviene una condizione meteorologica assai favorevole alle
catture: il temporale.
Allora l’acqua s'intorbidisce e le fario escono tutte a caccia, non badano
troppo al sottile, si muovono in fretta aggredendo ogni boccone commestibile ( qui si possono usare i ditteri( grosse
formiche alate)). Con l’inizio dell’estate (qui s’incomincia con le stone fly( i plecotteri)), calano i livelli
dei corsi d’acqua e la temperatura si fa alta. La fario la troviamo soprattutto
la mattina presto o la sera, si allontana dal rifugio anche per parecchi metri,
corre velocemente in tutte le direzioni, attacca l’esca e cerca di portarla
via.
Questo è il periodo migliore per tentare anche nei ruscelli d’alta montagna la
ricerca delle ruspanti (consiglio di liberarle perché non c’è nessuno che
semina le trote in montagna). Anche in estate, le condizioni
migliori per la pesca della fario sono quelle che seguono un temporale quando
l’improvvisa piena smuove il fondo e intorbidisce l’acqua. In autunno, le trote
riprendono a mangiare freneticamente sentendo ormai vicino l’inverno e il
periodo della "frega" (riproduzione), si ripete un po’ ciò che
succede in primavera, con l’unica variante che si nutrono ancora all’alba e al
tramonto.

C&R pesca e rilascia…